Accorpamento Servizi Igiene e Nutrizione: una razionalizzazione irrazionale

Dic 7, 2012

Roma, 7 dicembre 2012 – Inaccettabile qualsiasi accorpamento o rimaneggiamento dei Servizi di Igiene e Nutrizione. A fronte di risparmi risibili (ai Dipartimenti di prevenzione sono destinati in media fondi pari al 4,1% del Fondo Sanitario nazionale) si rischia un danno importante per la salute della popolazione, privata di un riferimento essenziale per il soddisfacimento del primo LEA, l’Assistenza Sanitaria Collettiva in Ambiente di Vita e di Lavoro. E’ quanto messo in evidenza oggi in una nota inviata al Ministro Balduzzi e tutti gli Assessori alla Sanità regionali nella quale la FASSID (Organizzazione Nazionale dei sindacati della dirigenza medica dei servizi territoriali ed ospedalieri) rivendica ai medici la esclusiva competenza in tema di igiene e sicurezza degli alimenti, sottolineando i rischi derivanti da un’indebita ingerenza di professionalità diverse. Qualunque operazione di accorpamento o rimaneggiamento (tra l’altro in assenza di evidenza di inefficacia o di inefficienza dei servizi) – sottolinea la nota – non può essere giustificata con una presunta necessità riorganizzativa o di risparmio ininfluente, visti i costi della componente SIAN che secondo fonti del Ministero della Salute nel 2009 ha pesato meno dell’8% (a fronte del 23% dei Servizi Veterinari, e del 44% dei Servizi d’Igiene Pubblica) sui costi della assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e lavoro. Nello stesso anno (2009) al costo di 6,5 euro/anno/pro capite i Servizi di Igiene Alimenti e Nutrizione italiani hanno controllato 189. 255 imprese alimentari (23 % del totale) attraverso 221.235 ispezioni che hanno evidenziato il 18 % di attività con irregolarità e 50.230 campioni di cui il 2,6 % irregolari. Ne sono conseguiti 42.910 provvedimenti amministrativi e 1904 notizie di reato. A tale attività va aggiunta quella di sorveglianza nutrizionale, controllo della qualità nutrizionale nella ristorazione collettiva, educazione e counseling nutrizionale, promozione della salute, proprie dell’area nutrizionale SIAN, nonché la titolarità di questo Servizio, in coerenza con le competenze assegnate dallo specifico decreto del Ministero della Sanità (D.M. 16 ottobre 1998). Attività indispensabili per far fronte ai problemi nutrizionali di carattere collettivo, un ambito di intervento sempre più cogente per la prevenzione delle patologie cronico degenerative (malattie cardiocerebrovascolari, metaboliche, tumori…) che comportano il più alto contributo in termini di morte e di invalidità e di costi sanitari diretti e indiretti. La Fassid chiede al Ministro Balduzzi ed al Governo di ripristinare il testo originale del DL 502/1992, annullando nel decreto "omnibus" la modifica dell’art. 7 inerente i Dipartimenti di prevenzione. Con altrettanta forza chiede alle Regioni Liguria, Toscana e Veneto, in osservanza alla sentenza del TAR ligure dello scorso ottobre, il ripristino a tutti gli effetti dei Servizi di Igiene Alimenti e Nutrizione, riservandosi di adire alle vie legali a tutela dei professionisti rappresentati e della salute collettiva.

LA NOTA FASSID