Consiglio dei ministri dà ok al parere favorevole del Ministro per la PA sull’ipotsi di CCNQ per la ripartizione dei distacchi e dei permessi delle OO.SS rappresentative

Ott 29, 2019

Distacchi e permessi, ok al riparto in base all’ultimo censimento dei comparti In attesa del nuovo accordo che dovrà definire aree e comparti di contrattazione per il triennio 2019-2021 e con il via libera arrivato due giorni fa da parte del Cdm sull’ipotesi di contratto collettivo nazionale quadro, di riparto delle prerogative tra le organizzazioni sindacali rappresentative avverrà con l’accertamento provvisorio deliberato il 15 gennaio 2019 sulla base dei comparti e aree di contrattazione in essere. Lo si legge in una nota del Dipartimento per la Funzione pubblica. Il Consiglio dei Ministri del 22 ottobre ha, infatti, deliberato l’autorizzazione al Ministro per la pubblica amministrazione per il parere favorevole sull’ipotesi di contratto collettivo nazionale quadro per la ripartizione dei distacchi e dei permessi alle organizzazioni sindacali rappresentative nei comparti e nelle aree di contrattazione per il triennio 2019/2021, sottoscritta dall’Aran e dalle Confederazioni sindacali il 17 luglio 2019. La nuova ipotesi, nel confermare sostanzialmente l’impianto del precedente contratto del 4 dicembre 2017, definisce il riparto dei distacchi e dei permessi tra i sindacati rappresentativi che, nelle more della definizione dei comparti e delle aree di contrattazione per il triennio 2019-2021, sono stati determinati tenendo conto dei comparti ed aree in vigore. Il Dipartimento della Funzione pubblica ha spiegato che la ripartizione avviene con l’accertamento provvisorio deliberato il 15 gennaio 2019 sulla base dei comparti e aree di contrattazione in essere. L’accertamento definitivo della rappresentatività, relativo al triennio 2019-2021, comporterà l’automatico adeguamento, sulla base dell’eventuale nuovo grado di rappresentatività e nel rispetto dei contingenti complessivi e dei criteri di ripartizione definiti dal contratto, dei distacchi e permessi ai soggetti aventi titolo. L’ipotesi di contratto dovrà ora essere certificata dalla Corte dei conti e successivamente potrà essere sottoscritta in via definitiva dalle confederazioni sindacali e dall’Aran. IPOTESI PREROGATIVE