Consultare i Sindacati medici, prima di definire le competenze infermieristiche

Apr 19, 2012

I Sindacati Medici devono essere consultati per una chiara definizione sulle responsabilità e competenze di ciascuna professione. E’ questo l’atteggiamento generale circa il documento divulgato il 13 aprile al termine della Conferenza straordinaria Stato Regioni sulle nuove competenze infermieristiche. Secondo il documento gli infermieri avranno più competenze e autonomia. La bozza di accordo Stato-Regioni, determina nuove competenze infermieristiche nelle aree pediatrica, cure primarie, critica ed emergenza, chirurgica, salute mentale, dipendenze e management, in un’ottica di ampliamento delle competenze e della specializzazione dei professionisti. Considera anche  la possibilità di accorpare professioni che svolgono compiti simili. In particolare, la ridefinizione, l’implementazione e l’approfondimento delle competenze e responsabilità professionali degli infermieri riguarderà, in una prima fase, le seguenti aree con le seguenti competenze attribuite all’infermiere: – area delle cure primarie (cronicità, sanità pubblica, comunità e fragilità). Cure primarie: gestire i bisogni socio-sanitari e sanitari delle persone nelle cure primarie con un approccio integrato, gestire il processo infermieristico nell’ambito della continuità assistenziale, comunità e domiciliarità. Educazione: promuovere il processo educativo. – area critica e dell’emergenza-urgenza. Emergenza urgenza: gestire l’intervento di emergenza, gestire l’intervento nel contesto extraospedaliero, garnatire la presa in carico del paziente attraverso il triage ospedaliero, garantire l’intervento assistenziale nel contesto del DEA, garantire l’assistenza in età pediatrica in emergenze-urgenza, garantire l’intervento nelle maxiemergenze. Terapia intensiva: gestire i percorsi assistenziali in terapia intensiva, gestire il trattamento sulla base di valori di monitoraggio e la terapia intensiva in un’ottiva multiprofessionale, gestire l’educazione e la relazione. – area chirurgica. Gestire percorsi perioperatori-preospedalizzazione, gestire l’assistenza in degenza, gestire l’assistenza negli ambulatori di follow up, gestire l’assistenza in sala operatoria. – area pediatrica. Gestire percorsi di assistenza per bambini affetti da patologia oncologica, gestire percorsi di assistenza per il neonato ad alta intensità di cura, gestire percorsi di assistenza del bambino con malattia cronica. – area salute mentale e delle dipendenze. Salute mentale: effettuare la diagnosi infermieristica, gestire la terapia. Dipendenze: gestire l’assistenza nell’ambito delle dipendenze patologiche, effettuare monitoraggio. Critici i sindacati medici, secondo i quali il fatto che alcune Regioni affidino compiti agli infermieri, anche in settori delicati quali l’emergenza, senza un riferimento normativo certo può portare ad invasioni di campo, se non supportati da una chiara definizione delle responsabilità di ciascuno e delle competenze dei Medici, ai quali unicamente compete la diagnosi e la cura.  Né può essere sottovalutato il pericolo di vedere nel processo clinico assistenziale solo una sommatoria di autonomie professionali in assenza della individuazione di una figura cui ricondurre la responsabilità unitaria.