E’ bufera in Sardegna

Giu 5, 2025

Sassari Cento dirigenti medici dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari sono pronti a dimettersi in blocco. Una minaccia pesante che arriva dopo l’azzeramento arbitrario delle ore aggiuntive accumulate nel 2023, senza che queste fossero mai state retribuite. Continua a leggere qui

La questione ha suscitato le immediate proteste dei sindacati e generato una nota del Commissario straordinario, rivolta però ai direttori di struttura e non alle organizzazioni sindacali, nella quale si afferma che non c’è stata alcuna cancellazione delle ore lavorate. La nota rassicura anche sulla volontà di definire un percorso condiviso con le parti sindacali entro giugno, per individuare i criteri di utilizzo delle ore pregresse.
Tuttavia, secondo Davide Piredda (Vice segretario nazionale Fassid-Simet) si tratta di un passo tardivo e insufficiente. «L’Azienda ha risposto ufficialmente solo ieri attraverso una nota ai primari ma mai formalmente alle nostre diffide, rendendo molto difficile l’opera di intermediazione di cui le sigle sindacali si dovrebbero fare portatrici con i propri iscritti. Tutto ciò innesca una sensazionedi grande indignazione e scoramento che i colleghi hanno espresso individualmente con manifestazioni anche estreme come la minaccia di dimettersi o con le mail di protesta. Una cosa è certa, che dal punto di vista sindacale, senza un segnale importante da parte dell’Azienda già nella prossima riunione, si andrà verso lo stato di agitazione, con la sospensione di tutte le prestazioni volontarie erogate dai medici. E poiché queste, considerate le note carenze di organico in varie specialità, costituiscono una quota parte considerevole delle attività che tengono in piedi attualmente i servizi sanitari, si spera di non dovere arrivare a tanto». Leggi tutto l’articolo sulla Nuova Sardegna