Gutta cavat lapidem, non vi, sed saepe cadendo

Feb 11, 2009

Approvati alla camera gli emendamenti che escludono i dirigenti del SSN dal taglio del 30% retribuzione fondamentale e scongiurano il pericolo rottamazione.  Il SIMET esprime la propria fortissima soddisfazione per la felice conclusione di questa annosa e preoccupante vicenda. Le vittorie, come al solito, hanno tanti padri e siamo sicuri che la gara, tra le varie sigle sindacali della dirigenza medica, per la rivendicazione di questa gloriosa paternità ha già avuto inizio. Il SIMET non intende entrare in gara: ma con serena e sincera onestà sentiamo di poter reclamare la nostra parte di merito. “Gutta cavat lapidem, non vi, sed saepe cadendo”, in ogni occasione, a tutti i possibili livelli di interlocuzione, istituzionale e non, abbiamo portato avanti le nostre istanze e rappresentato le nostre ragioni che evidentemente in qualche misura siamo risusciti a far valere, come del resto l’approvazione dei due emendamenti dimostra. Indubbiamente questa volta ha giocato un ruolo decisivo la compattezza di tutto il fronte sindacale medico in opposizione ad provvedimenti sicuramente odiosi e apertamente ispirati da intenti punitivi, che ha contribuito in modo determinante al successo della pressante, ma comunque trasparente e corretta, azione di lobbing, trasversale ad entrambi gli schieramenti politici, che ha indotto la camera ad approvare con maggioranze schiaccianti i due emendamenti.

I nuovi articoli approvati : articolo 5, Comma 2, lettera o; “prevedere che, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, la componente della retribuzione legata al risultato sia fissata, nel medio periodo, per i dirigenti in una misura non inferiore al 30% della retribuzione complessiva fatta eccezione per la dirigenza del Ssn” Al comma 11 dell’articolo 72 della legge 133/2008 sostituire le parole "dell’anzianità massima contributiva di 40 anni" con le seguenti "dell’anzianità massima di servizio effettivo di 40 anni".