I medici SSN possono lavorare fino a 70 anni

Lug 10, 2014

Da DoctorNews del 9 luglio – La legge 90/2014 impedisce al dipendente della pubblica amministrazione di restare in servizio oltre i limiti d’età; ma l’Inps-ex Inpdap con una circolare distingue i medici dal resto degli amministrativi consentendo anche ai responsabili di struttura complessa di pensionarsi – maturati i contributi – entro i 70 anni. Unica condizione: il trattenimento non deve implicare un aumento dei dirigenti in servizio.Il limite dei 70 anni è stato imposto dalla sentenza 33 del 6 febbraio scorso della Corte Costituzionale: il legislatore deve tenere conto che per tutti gli italiani l’anzianità contributiva si è elevata dai 40 anni di servizio effettivo previsti dalla legge 183/2011 agli attuali 42 anni e 3 mesi previsti per i contribuenti e 41 anni e 3 mesi per le contribuenti. La Consulta conferma la legge 183 del 2011 che per il pensionamento d’ufficio impone il compimento dell’anzianità di servizio in termini di contributi effettivi. Per la cronaca, la 183 “elimina” la legge precedente 102/09, che consentiva all’ospedale di “esodare” i medici con 40 anni di contributi inclusivi degli anni di laurea, teoricamente prima del raggiungimento dei limiti d’età e anche dei 62 anni, età al di sotto della quale oggi iniziano le penalizzazioni sull’assegno pensionistico.
Sull’impianto della legge 183 sono intervenuti due colpi di spada. Nel 2013, il decreto legge salva precari 101 ai commi 5 e 6 ha previsto che i dipendenti PA maturata l’anzianità di servizio siano collocabili a riposo raggiunto il limite d’età (l’attuale, per via del progressivo innalzamento, è 66 anni e 3 mesi). Come corollario, a giugno di quest’anno con il decreto legge 90 è stato abolito il trattenimento in servizio: da novembre 2014  i dipendenti PA, raggiunti i requisiti per l’accesso alla pensione, non potranno stare altri due anni per maturare i requisiti pensionistici. Ma per i medici Ssn c’è un’eccezione.