All’udienza che si è svolta ieri (25/07/2017) presso il Tar di Milano, fissata per la discussione dell’istanza cautelare nel ricorso proposto dal SI.Me.T Lombardia contro la DGR n. X/6551 del 4.5.2017, circa il "Riordino della rete di offerta e modalità di presa in carico dei pazienti cronici e/o fragili in attuazione dell’art. 9 della l.r. 33/2009", la Regione Lombardia ha fatto presente che il provvedimento avrà un’attuazione molto diluita nel tempo, ed ha prospettato per tale ragioni alle controparti (fra cui altri Sindacati) la possibilità di chiedere congiuntamente una trattazione anticipata del merito del ricorso. In considerazione della palese illegittimità e lesività degli atti impugnati, il Si.Me.T.ha tuttavia confermato la richiesta di provvedimento cautelare di sospensione per la prima udienza utile, che si terrà il 12 settembre prossimo, nella quale la trattazione della richiesta di sospensiva potrà essere svolta con maggior forza, essendo previsti per tale data l’esame e la decisione anche delle analoghe istanze di altri due SIndacati medici, contro la medesima delibera della Giunta Regionale lombarda. Dispiace constatare l’errata lettura della vicenda da parte di alcuni organi di stampa. I giudici del Tar milanese, non hanno infatti rifiutato la sospensiva richiesta dalle organizzazioni sindacali, ma, solo per motivi tecnici processuali, rinviato l’udienza relativa al prossimo 12 settembre, accogliendo di fatto le richieste del S.I.Me.T., contro invece il tentativo della Regione di rinviare tutto a dicembre. Le dichiarazioni dell’assessore lombardo che in qualche modo canta vittoria non sono conformi al reale andamento processuale; la questione rimane pertanto del tutto aperta e semmai ben diversi interrogativi può far sorgere il tentativo di sottrarsi alla richiesta di provvedimento cautelare da parte della Regione, sul cui operato sono stati sollevati pesanti dubbi di illegittimità.