La seduta SISAC del 17/18 ottobre

Ott 20, 2017

E’ piuttosto arduo sunteggiare la discussione e gli esiti della stessa nelle sedute della Sisac. Si entra senza aver avuto alcun documento in precedenza, così da potersi preparare e organizzare le idee e gli interventi. Il materiale è consegnato al momento e si è costretti a commentare all’impronta quanto viene proposto. Si deve discutere un nuovo ACN, la cui importanza è cruciale per le sorti della nostra professione, ma dell’articolato di tale accordo non se n’è vista neppure l’ombra. Si procede per punti avulsi dal contesto. Nell’incontro del 17 ottobre si è parlato di: 1. Modalità di sciopero non convenzionale: bianco, virtuale, burocratico. Si è molto discusso su cosa s’intendesse con le varie definizioni e quali ricadute economiche ci potessero essere per i medici. Il punto di riferimento è stato lo sciopero che si sta attuando in Veneto. Discussione su quali sono da intendersi come servizi essenziali e quali no. Divergenze anche sulle modalità di adesione dei medici agli scioperi. Opinioni agli antipodi. Conclusioni nessuna. Si farà una Commissione, di cui faranno parte le quattro sigle sindacali, che dovrà elaborare una proposta da far poi avvallare dalla Commissione di Garanzia. 2. Si è quindi posta l’attenzione sui casi riguardanti la C.A. che è stata chiamata in alcune regioni a restituire cifre ragguardevoli perché la corte dei conti le ha ritenute indebitamente percepite, benché previste dagli ACR. La Sisac ha risposto che gli ACR non possono aumentare i compensi già definiti a livello nazionale se non vi sono peculiarità demo-oro-geografiche o compiti aggiuntivi. 3. Per gli aumenti sono a disposizione della MG una novantina di milioni di euro pari al 2,20% del monte salariale per i compiti decisi a livello nazionale. Poi le Regioni decideranno secondo le politiche adottate a livello periferico quanto aggiungere per le loro progettualità. Sottoscritto l’ACN, le Regioni avranno sei mesi per definire la loro programmazione e le relative coperture economiche. Nei dodici mesi successivi si dovranno definire gli ACR. I punti su cui incardinare il nuovo ACN sono quelli contenuti nell’Atto di indirizzo: a) Attuazione del Piano Nazionale della Cronicità (PNC) b) Attuazione Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2017-2019 c) Il Governo delle liste di attesa e appropriatezza d) Il contrasto agli accessi impropri ai servizi di Pronto Soccorso 4. Si è quindi discusso a lungo sulle modalità di formazione delle graduatorie per MG e CA e sulle modalità di assegnazione delle zone carenti. Si cercherà di rendere più veloce e fluido l’accesso, risolvendo al meglio anche le situazioni atipiche, nel rispetto della normativa europea. Il 18 si è parlato di medicina penitenziaria.