Mazzoni: “Una firma convinta, un contratto che ci rimette in moto”.

Lug 28, 2019

“Una firma convinta, un contratto che ci rimette in moto”. Noi Medici del Territorio Simet veniamo da lontano e tuteliamo medici di medicina generale, medici ospedalieri e di pronto soccorso, dirigenti medici dei servizi territoriali. La nostra firma su questo contratto è stata convinta e coerente con la nostra storia di capaci mediatori per il bene comune di medici e pazienti. Crediamo nel Servizio Sanitario pubblico e ne siamo grandi sostenitori. Siamo partiti da una bozza inaccettabile e da richieste delle Regioni che hanno trovato spazio nel vuoto contrattuale e nei rimpalli di colpa col Mef, francamente irricevibili. Ora nel testo finale del CCNL per l’Area della sanità ci sono dei netti miglioramenti. Non è un CCNL coraggioso, ma è il migliore possibile, considerato il dirupo dal quale dovevamo risalire. Il contratto registra significativi passi in avanti, ad esempio per compensare il disagio e regolamentare l’emergenza sanitaria, e ci rimette in moto. Ora occorre completare il lavoro a livello della contrattazione aziendale, che sarà forse ancora più importante che in passato. Tutto al mondo è perfettibile, ma quello che abbiamo siglato non è il peggior contratto dei tanti che ho visto. Certo occorre vigilare sull’andamento e la reale volontà politica di finanziare il nostro futuro. La prevenzione, l’assistenza alla cronicità e agli anziani in un paese che invecchia sempre più richiedono la presenza diffusa sul territorio di una rete di servizi assistenziali e socio assistenziali fortemente integrati e coordinati. I Distretti devono continuare ad essere il fulcro dell’assistenza territoriale, interfaccia operativa cittadino-ASL, il luogo in cui avviene la reale presa in carico dell’assistito e non possono essere messi in pericolo da scelte gestionali e organizzative che spesso sono improvvisate. Leggi La Repubblica di oggi