INTERSINDACALE CHIEDE SOSPENSIONE TICKET SU LIBERA PROFESSIONE IN UMBRIA

Mar 12, 2012

 Ieri il ministro della Salute, Renato Balduzzi, ai componenti della Commissione Affari Sociali della Camera, ha annunciato l’imminente presentazione di una sua proposta in materia di attività libero-professionale dei medici che potrebbe prendere la forma di un disegno di legge – sul quale chiedere una corsia preferenziale – o di un decreto legge per evitare il rischio che si venga a creare un vuoto normativo sull’intramoenia a partire dal 30 giugno quando scadrà la cessazione della facoltà per i medici di utilizzare il proprio studio professionale per l’esercizio dell’intramoenia allargata. 
A partire dunque già dalle prossime settimane, e comunque non oltre il mese di marzo “prima ancora della presentazione formale di tale proposta” il Ministro darà avvio ad un “tavolo di consultazioni informali tra il Governo e le competenti Commissioni di entrambe le Camere, in modo tale da addivenire ad un testo condiviso, che possa avere un iter parlamentare celere”.
 Per quanto riguarda i contenuti Balduzzi ha anticipato che la sua proposta “dovrebbe rappresentare una sorta di soluzione intermedia tra le due posizioni estreme, di coloro i quali interpretano l’intramoenia in senso assolutamente restrittivo conformemente alla normativa vigente e di coloro che, invece, sono favorevoli all’intramoenia completamente libera più che allargata”.


Intanto l’Intersindacale dDirigenza Medica ha inviato una lettera agli Amministratori Umbri per chiedere la sospensione dei ticket applicati sulla libera professione.

Ill.mo Presidente Regione Umbria Dott.a Catiuscia Marini Ill.mo Assessore alla Tutela della salute della Regione Umbria Dott. Franco Tomassoni e p.c. Ill.mi Direttori generali delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere della Regione Umbria Loro sedi

Oggetto: DGR n. 3 del 9 gennaio 2012 “Recepimento Accordo tra Regione Umbria, Ministero della Salute e Ministero dell’Economia e delle Finanze, ai sensi dell’art.1, comma 796, lettera p-bis, punto 2, della Legge 27 dicembre 2006, n. 296”

La Regione Umbria ha deliberato di inserire un ticket su ogni singola prestazione resa in Libera Professione Intramoenia pari al 29% rispetto al valore tariffario attuale. Le scriventi Organizzazioni Sindacali giudicano questa scelta come una violazione della normativa legislativa e contrattuale che regola l’attività libero professionale dei medici dipendenti del SSN. Ricordano che la legge 120/2007 dispone la “determinazione, in accordo con i professionisti, di un tariffario idoneo ad assicurare l’integrale copertura di tutti i costi direttamente e indirettamente correlati alla gestione dell’attività libero-professionale intramuraria”. In ottemperanza a questi principi, i regolamenti sulla libera professione che sono stati stilati in tutte le Aziende hanno provveduto ad analizzare e quantificare i costi sostenuti dalle stesse Aziende, direttamente e indirettamente correlati alla gestione dell’attività libero-professionale intramuraria, ed hanno concordato la ritenuta da applicare sulle diverse prestazioni erogate in libera professione. Il ticket che la Regione Umbria intende aggiungere alle tariffe concordate nelle Aziende, in maniera surrettizia rispetto alla legge, costituisce una vera tassa e come tale non può essere accettata, perché grava ingiustamente sui cittadini e determina un’iniqua penalizzazione per i medici a rapporto di lavoro esclusivo, rispetto agli altri medici, per i quali non è prevista una tassazione di questo tipo. Per quanto esposto, chiediamo l’immediata sospensione della riscossione del ticket sulle prestazioni rese in Libera Professione Intramoenia. Distinti saluti. Costantino Troise ANAAO ASSOMED Riccardo Cassi CIMO ASMD Vincenzo Carpino AAROI-EMAC Massimo Cozza FP CGIL MEDICI Alessandra Di Tullio FASSID Biagio Papotto CISL MEDICI Carmine Gigli FESMED Raffaele Perrone Donnorso ANPO-ASCOTI-FIALS MEDICI Armando Masucci UIL FPL FEDERAZIONE MEDICI