La proroga dell’intramoenia allargata per ora unica certezza della libera professione

Ott 19, 2010

“L’incontro di oggi è servito a trovare una soluzione per la cosiddetta intramoenia allargata, la cui scadenza, fissata per gennaio 2011, dovrebbe slittare di un ulteriore biennio”. Così Francesco Lucà coordinatore Fassid, al temine dell’incontro odierno tra i sindacati medici e il ministro della Salute sul tema della libera professione intramuraria. "Si è stabilito di portare in un accordo Stato-Regioni – continua Lucà – i contenuti chiave dell’intramoenia: dalla valutazione del volume delle prestazioni sia per il singolo che per le équipe, al fatto di ribadire il valore dell’intramoenia come funzione aziendale. Vengono quindi mantenuti inalterati i principi già sanciti dai contratti e dalla normativa vigente, in particolare che la libera professione è espressione di un duplice diritto: del singolo di esercitare le proprie capacità professionali e del cittadino di poter scegliere da chi farsi curare”. Sostanzialmente quindi la norma non si tocca. La libera professione rimane in tutte le sue modalità anche perché serve, con la produttività aggiuntiva, alla politica del Ministro di abbattimento delle liste di attesa. Le Organizzazioni Sindacali presenti hanno condiviso l’opportunità di un accordo Governo Regioni che introduca una maggiore trasparenza tra carichi di lavoro e libera professione ed un Centro unico di prenotazioni per le attività istituzionali e per la libera professione senza modificare contratti e legge.  La proposta avanzata dal Ministro di una proroga di due anni per la scadenza del 31 gennaio 2011 dell’intramoenia allargata per le situazioni di inadempienza è stata accettata dal tavolo che ha chiesto un preciso impegno del Governo e delle Regioni per il passaggio definitivo dell’intramoenia esclusivamente nelle strutture pubbliche e non più nel privato.