Lea e Piano nazionale prevenzione vaccinale,da SITI monito per l’applicazione equa nelle regioni

Dic 15, 2016

Pur apprezzando il parere favorevole delle Commissioni Affari Sociali della Camera e Igiene e Sanità del Senato, la Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SitI), ha espresso la preoccupazione sulle criticità che il ritardo dell’approvazione del Decreto sui nuovi Lea (nel quale è confluito il Piano nazionale prevenzione vaccinale 2017-2019), insieme a una possibile errata interpretazione del concetto di Livello essenziale di assistenza in tema di vaccinazioni, ha e potrà avere sull’equità di accesso alle cure e alla prevenzione sancita dalla Costituzione per tutti i cittadini italiani. È quanto si legge in una lettera inviata al Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, al Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Stefano Bonaccini, e al Coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Antonio Saitta. È chiaro come il durevole ritardo nell’approvazione dei nuovi Lea comporta il persistere di rilevanti differenze nell’offerta di vaccinazioni in grado di prevenire importanti malattie tra diversi cittadini italiani in funzione del luogo di nascita. Recentemente è stato calcolato a livello internazionale che per ogni euro investito in vaccinazioni se ne possono generare fino a 24 di risparmi per abbattimento di spese per ricoveri, per farmaci e per incremento della produttività.