Roma, 12 giugno 2013. La riunione questa mattina alla Regione Veneto non ha visto la presenza dell’assessore Coletto, impegnato in altra sede, mentre erano presenti l’assessore alla sanità della Regione Liguria Claudio Montaldo in qualità di Presidente del Comitato di Settore per i contratti della dirigenza medica e sanitaria, supportato dall’assessore dell’Emilia Romagna Carlo Lusenti. La discussione è partita dalla tematica della libera professione criticata nella sua variegata attuazione, soprattutto è stato denunciato l’atteggiamento delle aziende sanitarie che agiscono motu proprio, dando regole spesso in contraddizione con la norma, costringendo i dirigenti a scelte coercitive e soprattutto non identificando correttamente spazi e modalità all’interno delle aziende. Io personalmente ho anche sollevato la necessità che le tariffe non siano pesantemente gravate da quote che ne innalzano il valore rendendo la tariffa non sostenibile rispetto al mercato e costringendo il professionista, per rimanere competitivo, a ridurre ai minimi termini il proprio guadagno con grave danno economico per un settore che in questi tempi di perdita del potere di acquisto degli stipendi potrebbe essere fonte di recupero. Gli assessori presenti, consapevoli della estrema disomogeneità dell’applicazione della normativa, hanno affermato che si faranno portavoce nella riunione con tutti gli assessori alla sanità della necessità che, rispondendo alle regole stabilite dalla legge 189/12 nel sottolineare la necessità della trasparenza del sistema, inviteranno ad uniformare la Conferenza degli assessori ad una condotta uniforma sul problema trasmettendo a tutte le direzioni aziendali la necessità di questa visione univoca. Si è parlato anche di trattativa contrattuale che le Regioni vorrebbero far ripartire perché il contratto è snodo centrale e pur in assenza di fondi statali si possono introdurre correttivi normativi di manutenzione e modernizzazione. Gli assessori hanno, ufficiosamente, comunicato che nella riunione di domani dei Presidenti delle Regioni dovrebbe essere comunicata la volontà delle Regioni di aprire la nuova trattativa contrattuale anche perché il blocco attuale, paventato anche oltre il 2014 provocherebbe un’azione contrattuale che tra trattativa ed attuazione avrebbe i suoi applicativi nel 2016-17. D’accordo anche nell’attuazione dell’accorpamento delle Aree contrattuali con possibile individuazione di un’area sanitaria separata dal contratto dei dipendenti delle Regioni.Lucà FASSID ha sollevato la problematica degli standard ospedalieri che così come sono concepiti penalizzano fortemente l’area dei servizi che noi rappresentiamo. Non si possono valutare le nostre unità operativi con le stesse modalità che si applicano ai reparti di degenza e per valori riferiti alla popolazione assistita, non valutando l’importanza delle nostre prestazioni come motore fondamentale delle aziende. Di standard discuteranno domani le Regioni con il Ministro Lorenzin prima dell’incontro previsto con le organizzazioni sindacali. C’è aria di non accordo. Le Regioni vogliono decidere autonomamente. Francesco Lucà