Dal Sole 24 Ore di oggi apprendiamo che per le Regioni con i conti in rosso il verdetto arriverà subito dopo le elezioni. Nel supplemento di esame concesso dal Governo infatti le Regioni in questione dovranno dimostrare di aver imboccato la strada del risanamento di ASL e ospedali. Se non ci riusciranno scatteranno sanzioni e commissariamento. Intanto il Ministro Sacconi rilancia con forza l’urgenza di raddrizzare la sanità del Sud e ribadisce la necessità di chiudere i piccoli ospedali a cominciare da quelli con meno di 20 posti letto: "….non sono solo un monumento allo spreco, sono pericolosi…". Così il Ministro, che invoca un’alleanza con lo Stato da parte delle regioni virtuose come modello per tutti, puntando a costruire i costi standard dal confronto delle esperienze di lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana fin dal prossimo "Patto per la salute" (2010). "……Occorre incrementare l’attività territoriale – commenta il Segretario Mazzoni – dare più possibilità e risorse ai distretti, fare in modo che i cronici siano curati attraverso forme integrate domiciliari. Pensare agli acuti, organizzare meglio l’emergenza sanitaria…sono anni che lo diciamo…" conclude Mazzoni. E a giugno suonerà il gong finale.