Osservazioni su AC 3098 – "Riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche" cd "Repubblica Semplice" Il disegno di legge è formato da 18 articoli, di cui diverse deleghe da esercitare prevalentemente nei 12 mesi successivi all’approvazione della legge. Il testo licenziato dal Senato sostanzialmente ricalca quello presentato dal Governo, con ciò significando che tutte le osservazioni sollevate anche da questa Organizzazione Sindacale, nonché gli emendamenti, hanno trovato scarsissimo accoglimento e poca attenzione alle criticità segnalate. CODIRP è stata, da subito, non pregiudizialmente contraria alla riforma della PA e della Dirigenza e si è posta in atteggiamento propositivo serio. Le osservazioni della nostra Confederazione riguardano: – l’articolo 7 (Riorganizzazione dell’amministrazione dello Stato), con riferimento al comma 1, lettera a) sulla Polizia Provinciale; – l’articolo 9 – sulla Dirigenza Pubblica e di valutazione dei rendimenti dei Pubblici Uffici; – l’articolo 13 inerente Riordino e semplificazione della disciplina in materia di lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche. Siamo favorevoli ad un diverso sistema di valutazione, di superamento, cioè, di quello meramente individuale, e al collegamento tra la valutazione e i percorsi di carriera (o affidamenti di incarichi); alla maggiore trasparenza nel rapporto con i cittadini; ad ogni ipotesi che serva per favorire la mobilità, ivi compreso il ruolo unico purché gestito, diversamente rispetto al passato, da un organismo paritetico, terzo e indipendente in cui i dirigenti abbiano voce e rappresentanza. Le criticità dell’attuale sistema – su cui chiediamo da tempo di incidere – sono, essenzialmente: 1) La mancanza di reale distinzione tra l’indirizzo politico (in capo all’organo di vertice politico) e la gestione (attribuite ai dirigente); 2) L’equivoco su chi debba essere oggi il dirigente pubblico (un manager generalista o il più specializzato del suo settore?); 3) attribuzione di incarichi dirigenziali con modalità non trasparenti e non rispettose dei principi di idoneità alla funzione, esperienza e competenza; 4) valutazioni non meritocratiche e non collegate all’impegno profuso; assegnazione di risorse inadeguate agli obiettivi che ci vengono prefissati; impossibilità di incidere nei processi di riforma; 5) giungla retributiva; 6) intreccio di pesanti responsabilità civili, penali, amministrative, contabili, e dirigenziali del nostro operare; 7) ruolo sempre più marginale delle organizzazioni sindacali e della contrattazione collettiva; 8) mancanza di tutela a fronte di abusi (il GO disapplica l’atto illegittimo, ma ci garantisce solo il risarcimento del danno). Le slides riassuntive dell’audizione a cura del Segretario Generale CODIRP Barbara Casagrande