Il Segretario Mazzoni eletto nel CDA

Mag 19, 2011

Sabato 14 maggio, a Perugia presso la sede dell’Ente, si sono insediati i 30 membri del comitato d’indirizzo della Fondazione ONAOSI che hanno proceduto all’elezione del collegio sindacale e dei componenti il consiglio di amministrazione. In quest’ultimo organo sono risultati eletti: Serafino Zucchelli, Riccardo Cassi, Giorgio Cavallero, Vincenzo Carpino e Mauro Mazzoni per i medici contribuenti obbligatori, Umberto Rossa per i medici contribuenti volontari, Aldo Grasselli per i veterinari, Domenico Antonio Castorina per i farmacisti e Vincenzo Proli per gli odontoiatri. L’effettivo passaggio alla nuova gestione avverrà nei prossimi giorni al completamento delle necessarie formalità.  "Sono orgoglioso di assicurare voce in capitolo sulla gestione dell’Ente ONAOSI che ci vede fondatori, al SIMET, sindacato che esprime una grande tradizione e al tempo stesso una evidente capacità di rinnovamento" afferma  il Segretario Mazzoni che ringrazia tutti coloro che hanno espresso fiducia con il loro voto alla lista che lo vedeva candidato, presieduta da Zucchelli. Ma il ringraziamento va anche a chi a creduto al progetto che vuole proseguire la trasformazione dell’ONAOSI in un Ente a valenza nazionale, con una sempre più omogenea distribuzione dei servizi su tutto il territorio superando esasperati localismi e concentrazioni improprie. L’obiettivo prioritario del prossimo quinquennio,  è anzitutto quello di rilanciare un Ente che in oltre 100 anni di attività ha assistito migliaia di soggetti, coniugando una buona assistenza ad un limitato prelievo contributivo. Un Ente i cui servizi, è bene ricordarlo, sono a disposizione non solo degli orfani, ma anche dei figli dei contribuenti (disponibilità di posti nei centri formativi universitari della Fondazione, contributi in denaro per i figli studenti rimasti a carico di medici pensionati) e dei contribuenti stessi (disponibilità di posti nelle case vacanza di proprietà dell’Ente). La sua presenza appare oggi più che mai indispensabile in considerazione dei tagli effettuati alle prestazioni previdenziali, in particolare per quanto riguarda i trattamenti di reversibilità e di assistenza ai superstiti e perché l’Ente è un patrimonio esclusivo della categoria medica che deve essere difeso dai reiterati tentativi, anche recenti, di esproprio.