Lettera congiunta di SItI, SIMeVeP, FASSID e FVM

Ott 27, 2014

Presa visione del testo della Legge di stabilità, bollinata dalla Ragioneria dello Stato e controfirmata ieri dal Presidente della Repubblica che ne ha autorizzato la trasmissione al Parlamento, le Società scientifiche SItI e SIMeVeP e le Federazioni sindacali FASSID e FVM, hanno posto con urgenza all’attenzione del Presidente della Repubblica, del Ministro della salute e dei Presidenti delle Commissioni Sanità di Camera e Senato, i gravi effetti che il comma 28 dell’art. 39 (Attuazione Patto della Salute 2014-2016) potrebbe determinare sull’assetto dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende sanitarie locali. Destano infatti forte preoccupazione le modifiche previste dall’art. 39, comma 28 all’art. 7 quater, D.Lgs. 502/92 le quali dispongono che le Regioni debbano individuare le sei strutture fondamentali dei Dipartimenti di Prevenzione come "complesse" in mera relazione ad una sostenibilità economica genericamente postulata ma non correlata ad alcun criterio di priorità nell’allocazione delle risorse. L’art. 39 comma 28 intenderebbe quindi applicare generici principi di ipotetica sostenibilità economica provocando una probabile destrutturazione del fondamentale modello organizzativo del Dipartimento di Prevenzione che ha determinato nel tempo, con ulteriore conferma legislativa nel recente 2012, la costituzione di una aggregazione polifunzionale di strutture specialistiche complesse, efficace ed in grado di garantire con certezza, ora pesantemente minata, il soddisfacimento delle garanzie minime di prevenzione, salute e sicurezza alimentare; senza le quali si violano i principi costituzionali fondamentali in materia e contestualmente "si esce dall’Europa". Il testo della lettera congiunta